LA PITTURA COME STRATEGIA
PER REAGIRE ALLO STRESS
PREMIO GIOVANNI DE VENDICTIS
Perché
un Concorso di pittura organizzato da un’ Associazione che si occupa di stress?
Perché
la Pittura agita attivamente o semplicemente goduta, è uno dei migliori modi di
far fronte allo stress.
STRESS:
richiesta, che nasce dall’ ambiente o da noi stessi, nei confronti della quale
la persona sente di non avere le risorse, le strategie indispensabili per farvi
fronte.
La
pittura apre al relax, alla meditazione, le tensioni muscolari si allentano,il
respiro rallenta; l'ansia quotidiana del vivere scema
La
magia del dipinto induce la nostra mente a “perdersi” in emozioni, sensazioni e
stati d’animo altrimenti difficilmente vivibili; i sensi ampliano le proprie
capacità percettive e ci troviamo in un turbinio di sensazioni, un abbraccio
caldo e confortevole.
.
La
creazione artistica, il dipingere è un atto creativo, un'emozione, un aspetto
di noi che viene alla luce, è manifestazione autentica di un sentire profondo.
Ogni
opera è un frammento della nostra anima, parla di noi a noi stessi, ci
permette di entrare in contatto con i nostri sentimenti profondi, comunicare
emozioni, stati d'animo, pensieri, sensazioni difficili altrimenti da spiegare...così
come succedeva a Giovanni De Vendictis, mio padre, cui questo premio è
intitolato.
Anche
ammirare un dipinto rappresenta una strategia per combattere lo stress: ci ritagliamo un tempo ed uno spazio personali,
lontano da richieste ambientali, per stare con noi stessi, recuperare le energie,
rilassarci, ricostruirci psicofisicamente.
PERCHE’
LA PITTURA PAESAGGISTICA
Cicerone
diceva: E’ pascolo dell’animo la contemplazione
della natura
C’è
un filo diretto tra l’armonia dell’ambiente e il benessere individuale: le
curve morbide di un paesaggio, la pietra dolce di un’architettura non sono solo
un piacere per gli occhi,un nutrimento estetico; possono aiutare a guarire
perché queste bellezze entrano in risonanza con noi, con il nostro equilibro
interiore e lo influenzano portando l’uomo ad una più acuta percezione di sé,
del suo essere un arco di energia teso fra cielo e terra, in un perenne
equilibrio di flusso.
Il
Paesaggio: dimensione altra in cui si può scegliere di entrare,
percorrere un viottolo, sedere all'ombra di un castagno, sdraiarsi e chiudere
gli occhi e concentrandosi sul suono tenue del vento che accarezza infiniti
campi...fino a salire su una piccola barca e attraversare il fiume.
Ognuno di noi predilige determinati soggetti e paesaggi, si perde
a fantasticare in balia di un'attrazione misteriosa andando incontro a ciò che
risuona con il nostro vissuto più intimo, con la nostra storia, con i nostri
più profondi significati.
Ci sentiamo accolti, sentiamo di aver trovato qualcosa che ci
corrisponde.
Riviviamo
quell'incanto, quella serenità che arriva dalle radici della terra, ritroviamo
noi stessi come esseri naturali e perciò vivi...allora non c'è più bisogno di
un senso razionale, così come non ne ha bisogno l’erba per crescere...siamo
solo, davvero noi stessi..