SALUTE: Stato di completo benessere fisico,
mentale, sociale.
Nella vita 60 tonnellate di cibo passano attraverso il nostro intestino, la nostra più grande interfaccia con l’esterno, da qui i nutrienti si distribuiscono agli organi influenzando
la funzionalità delle cellule perciò l’alimentazione incide per il 35% sullo stato di salute; se i
geni infatti determinano la predisposizione a particolari malattie, il processo
necessario perché si manifestino è favorito dalle condizioni ambientali e dagli stili di vita della persona.
I nostri vecchi medici conoscevano l’importanza del digiuno; negli ultimi decenni invece la convinzione che la chimica potesse risolvere ogni problema, ha fatto si che il ruolo dell’alimentazione
come fattore di prevenzione fosse limitato al solo obiettivo di gestire
sovrappeso, obesità o, al più, problemi come diabete, ipercolesterolemia.
Di recente, osservate le correlazioni fra abitudini alimentari e
patologie in determinate popolazioni (mormoni, giapponesi), l’attenzione della
medicina si è di nuovo rivolta al cibo; sono stati individuati: circa 50 micronutrienti
con potere antiossidante e antitumorale (vitamine, minerali e
acidi grassi ).
La ricerca ha isolato alcune di queste sostanze per riprodurle ai fini terapeutici; ancora una volta non aveva compreso che il valore terapeutico di un cibo è dato dalla sinergia fra i vari principi attivi.
Ma se da un lato il cibo ci mette in contatto con il mondo, da un altro rappresenta un potenziale mediatore di malattia perché tutto ciò che introduciamo mangiando viene trasformato nel nostro corpo per costruire tessuti, organi, ormoni o altre sostanze.
La ricerca ha isolato alcune di queste sostanze per riprodurle ai fini terapeutici; ancora una volta non aveva compreso che il valore terapeutico di un cibo è dato dalla sinergia fra i vari principi attivi.
Ma se da un lato il cibo ci mette in contatto con il mondo, da un altro rappresenta un potenziale mediatore di malattia perché tutto ciò che introduciamo mangiando viene trasformato nel nostro corpo per costruire tessuti, organi, ormoni o altre sostanze.
L’
evoluzione delle malattie degenerative, in particolare i tumori, è collegata
intimamente alla nutrizione umana; lo stress poi aumenta il
fabbisogno di micronutrienti, ma riduce la capacità di assorbirli e utilizzarli
provocando ulteriori carenze.
In passato erano soprattutto
mancanze igienico – sanitarie a creare squilibri, oggi è sconfortante
constatare come, migliorate queste condizioni, le necessità di un consumismo
sfrenato e l’esasperata tecnologia alimentare rendano il cibo povero di
nutrienti ( frutta colta acerba fatta maturare nei
silos, perde più del 60% delle vitamine ).
Anche cibi “ salutari “
possono risultare inadeguati perché l’industria alimentare ricorre troppo
spesso a coloranti ( oli di semi) e additivi; spesso il solo miglioramento
dell’aspetto dei cibi ( fortemente voluto dal mercato alimentare ) è causa di
grave carenza vitaminica.
L’ agricoltura intensiva sottrae manganese al terreno.
Negli ultimi 2 secoli il consumo di prodotti e
derivati animali, grassi e zuccheri è esploso, quello delle fibre è diminuito a
favore di alimenti raffinati.
Il pane bianco non ha più vitamine e
minerali (contenuti nella crusca), la margarina non contiene più vitamina D, la cui carenza provoca aumento di cancro polmonare; un'assunzione di grassi superiore
al 40% delle calorie totali aumenta il rischio di mortalità per cancro del
colon, della prostata, del pancreas, delle ovaie e dell'endometrio.
Conseguenze di questa
alimentazione morta sono fenomeni putrefattivi, la distruzione della flora
batterica intestinale, una diminuita efficienza del sistema immunitario, l’ aumento di disturbi come stipsi, colite, gastrite,
emicrania, poliposi, fino all’ insorgenza di malattie quali artrite reumatoide,
Alzheimer, Sclerosi Multipla, Cancro.
Le cellule, malnutrite, continueranno
a funzionare più lentamente e
con ridotta efficienza a causa di un basso livello enzimatico ( gli enzimi sono
attivati dalle vitamine e queste, a loro volta, sono attivate dai minerali )
fino alla comparsa prima di fenomeni disfunzionali, poi di fenomeni organici
fino alla morte programmata della cellula.
Oltre alle carenze di
nutrienti, altri rischi si annidano nel cibo che mangiamo: negli ultimi 50 anni abbiamo
immesso nell’ ambiente 80.000 nuove sostanze chimiche come Arsenico (acqua ),
Piombo (carta, cosmetici, vernici, ceramica), Mercurio ( amalgame, tinture -
Grecian 2000), Alluminio ( deodoranti, antiacidi, caffettiera, Pentole),
Cadmio ( sigarette ), PCB, che penetrano
nel nostro organismo e si accumulano in organi e tessuti provocando danni
metabolici gravi su fegato, reni, sistema nervoso.
Molti studi confermano la relazione tra cibi contaminati da metalli pesanti e la comparsa di neoplasie.
Molti studi confermano la relazione tra cibi contaminati da metalli pesanti e la comparsa di neoplasie.
Nell'Inghilterra
Vittoriana si usava nitrato di mercurio per confezionare i Cappelli a
falda larga provocando casi di follia ( il cappellaio matto di Alice nel paese
delle meraviglie ); analoga follia nell’ antica Roma quando le tubature degli
acquedotti furono saldate con piombo.
Antibiotici
e mangimi artificiali usati in zootecnia e nelle
preparazioni industriali ( surgelati ) si accumulano nell’ animale provocando in noi che mangiamo resistenza farmacologia e sindromi neurologiche ( mucca pazza ).
La
più "inquinata" da fitofarmaci è la frutta; solo il 39% delle mele è esente da pesticidi; segue l'uva,
l’ olio, il vino ( metanolo ), i succhi di frutta e gli omogeneizzati.
Nelle serre si usano “ acceleratori di crescita “
che fanno maturare un prodotto in 2 giorni.
Ognuno di noi contiene una novantina di sostanze chimiche, alcune cancerogene, altre in grado di provocare disturbi nervosi e cardiovascolari, influenzare Tiroide e Surreni simulando l’ attività ormonale provocando patologie estrogenodipendenti come ginecomastia, prostatiti precoci e tumori al seno.
Ogni giorno, introduciamo solo con gli alimenti 15 gr. di sostanze tossiche, 4 Kg in 1 anno, 300
Kg in una vita media. L’organismo metabolizza molte di queste sostanze grazie alla sua capacità di disintossicazione ma questa si esaurisce quando il carico tossico è troppo pesante, prolungato.
CHE FARE?
Rivalutiamo il ruolo terapeutico del cibo; i nostri
gesti quotidiani, stili di vita più sani ci aiutano ad evitare taluni
tipi di cancro e migliorare il nostro stato di salute.
I
pazienti dovrebbero conoscere i principi dell’alimentazione umana: prevalenza del
consumo di cereali (60%), ridotta quantità di lipidi (20-25% in prevalenza
insaturi), proteine (5% di origine animale e 5% di origine vegetale) ed un giusto apporto di vitamine e minerali .
Queste proporzioni forniscono al nostro
organismo quantità adeguate dei principi nutritivi necessari per il nostro
fabbisogno energetico, prevengono i danni indotti da radicali liberi e mantengono
integri i meccanismi di difesa immune.
d.ssa
Cinzia De Vendictis
presidente
AISIC*
*Associazione Italiana Stress e
Invecchiamento Cellulare, associazione indipendente
ed autonoma che promuove conoscenza e cultura su:
prevenzione dei
fattori che causano stress e invecchiamento (tra cui: colture intensive, OGM,
pesticidi)
terapia dei
disturbi dovuti a stress e invecchiamento
ricerca di
nuove terapie per stress e invecchiamento.
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